dalla pagina: https://www.facebook.com/figliesacrocuoreitalia/
Anche se con un po’ di ritardo vengo a raccontare qualcosa di quanto io sr Lorella e sr Pia Pancini abbiamo vissuto nei dieci giorni trascorsi in Romania. Partite il 5 agosto da Orio al Serio, siamo atterrate a Craiova all’ una del mattino, sr Maria ci attendeva all’aeroporto con un volontario, altre 2 ore e 30 minuti di strada ed entriamo a Drobeta Turnu Severin. Prima dell’arrivo dei giovani bresciani viviamo due giorni sperimentando la vita delle nostre sorelle. Il gruppo di 21 giovani animatori dell’Oratorio di Villanuova sul Clisi (BS), arrivano due giorni dopo e sono accolti dalla comunità delle Figlie del Sacro Cuore di Gesu’ a Turnu Severin per vivere un’esperienza particolare di un viaggio di conoscenza della realta’ religiosa e culturale della Romania attraverso la conoscenza di alcuni martiri che hanno dato la vita testimoniando la loro fedeltà a Dio.

Questa bella esperienza ha visto coinvolti anche qualche adolescente della Parrocchia di Drobeta e alcuni studenti universitari ortodossi appartenenti ad una Associazione Culturale. Significativa la celebrazione della S.Messa, la quale per la presenza di persone italiane e in segno di cordiale accoglienza , e’stata celebrata nella lingua italiana e animata dai canti del gruppo dei giovani bresciani. In questa prima tappa l’incontro è con un martire:Vladimir Ghica, proprio nel giovedi, giorno dedicato alla sua memoria. Vladimir Ghica, principe rumeno, cresciuto nella fede ortodossa, convertitosi al cattolicesimo, diventato sacerdote e infine martire fu arrestato nel 1952 e condannato. Fu imprigionato nella prigione di Jilava nei pressi di Bucarest. Sebbene torturato e sofferente per la fame e ogni genere di umiliazioni, seppe essere una luce, una presenza di riferimento per i compagni di detenzione. Il suo martirio e’ la testimonianza suprema della sua carità.


Dopo la celebrazione, un momento di festa nel cortile della Scuola Materna delle Suore dove si sono gustati tipici piatti rumeni…e cantato e danzato con gioia. Nel giorno seguente, venerdi 9 agosto, inizia una giornata intensa dove la pioggia del primo mattino dona un po’ di sollievo al caldo afoso di questi giorni. Questo momento iniziale della giornata viene guidato da sr. Lorella, sr. Maria e sr. Pia che offrono ai giovani italiani una cartelletta dove riporre ogni giorno la traccia del cammino e in questo primo giorno iniziamo con la preghiera di lode al Signore per l’opportunita’ di vivere questa esperienza insieme come gruppo. Segue una breve riflessione sul significato di questa esperienza e con la guida di un piccolo opuscolo “Fa salpare il tuo sogno, ficcaci dentro la tua scarpa”, si sottolinea il valore della condivisione come regola d’oro per vivere questa esperienza facendo una chiara distinzione tra vacanza e viaggio…”viaggiare e’fatica, viaggiare sta all’opposto della vacanza, richiede attenzione e concentrazione, resistenza alla fatica, generosita’ e disponibilita’….: si conclude l’introduzione a questo momento aprendoci all’accoglienza dei giovani universitari rumeni che hanno preparato un percorso di conoscenza della cittadina di Drobeta e di chi ha vissuto in prima persona la drammatica esperienza della detenzione. Infatti tramite l’Asociazione degli ex detenuti politici, si sono potute ascoltare diverse testimonianze. Un piccolo gruppo con sr. Maria si sono recati al Centro di Accoglienza dei bambini con disabilita’ vivendo un breve ma intenso momento di conoscenza della dolorosa situazione di abbandono.


Ed eccoci al giorno seguente, sabato 10 agosto, si parte e giungiamo a Camplung nella Parrocchia dove grazie ad un Parroco molto attento alla situazione locale, apre un luogo di ristoro offrendo cibi locali e facendoci conoscere il Progetto iniziato tramite la Caritas locale di una fattoria che ha dato la possibilita’ di lavoro a ragazzi orfani e abbandonati, donando loro dignita’e speranza per un futuro migliore. Arriviamo a tarda serata a Maracineni, Pitesti, dai Padri Missionari Oblati di Maria Immacolata che, nonostante la tarda ora non negano ai nostri giovani di poter fare una partita di calcio permettendo loro un bel movimento dopo una giornata intensa di viaggio….Ed eccoci al giorno seguente, domenica , giorno del Signore, dedicato ad una pausa di preghiera e riflessione. La casa dei Padri si presta a questo essendo una comunita’di accoglienza per campi-scuola ritiri e viviamo veramente un tempo personale di silenzio e di riflessione guidati da una traccia…”Ogni atomo di silenzio e’la probabilita’di un frutto maturo “. Segue la condivisione a piccoli gruppi dove è emersa la fatica di far silenzio, di ascoltare veramente ma anche il desiderio di vivere questi momenti per crescere nella relazione con se stessi ed innanzitutto nella scoperta della Presenza di Dio in me che chiede di essere accolta con fede. Nella piccola cittadina di Mioveni , ci uniamo nella celebrazione della S. Messa con le pochissime, 7-8 famiglie cattoliche in quella zona. Ripartiamo per Popesti Lordeni, periferia di Bucarest, ci accolgono le Suore della Congregazione Corde Jesus, le quali anche loro molto accoglienti ci permettono una pausa di riposo per poi ripartire in tarda serata a visitare la grande citta’….Prima tappa alla Cattedrale S. Giuseppe dove sono esposte le reliquie del Beato Mons. Vladimir Ghica e dove ci accoglie per un breve saluto il Vescovo Ausiliare Mons. Cornel Damian, complimentandosi con il gruppo per la loro iniziativa di vivere questa esperienza di conoscenza della realta’ecclesiale rumena.Un nuovo giorno inizia con la disponibilita’delle suore e con la testimonianza di sr. Patrizia che dopo aver presentato la sua Congregazione, con la sofferente storia di essere rimaste durante il regime in modo clandestino, e della loro servizio oggi in Romania, provoca i giovani a chiedersi cosa cerco? Chi cerco? … si crea un bel dialogo tra il gruppo condividendo le motivazioni di questo viaggio e mettendo in evidenza il valore dell’amicizia che ha permesso di fare insieme questa esperienza. Il saluto e l’augurio che sr. Patrizia ci ha lasciato é quello di una ricerca sempre più profonda nella relazione con Gesù’, il vero Amico e il Signore della nostra vita. La giornata continua con i diversi spostamenti in citta’…ed eccoci a Chitila, altra perifieria di Bucarest dove sono presenti le Suore Missionarie della Carita’ di Madre Teresa di Calcutta con l’accoglienza di persone disabili. Qui i nostri giovani, si sono subito resi desponibili, anche se per poco tempo, a condividere con le suore il loro faticoso servizio . Significativa la testimonianza di una suora indiana che ha condiviso con i giovani le motivazioni della sua scelta religiosa mettendo la sua vita a servizio dei piu’poveri e abbandonati.
Questi giovani bresciani hanno vissuto tre incontri spirituali di preparazione con sr Lorella e sr Pia prima di intraprendere questo viaggio in terra Rumena. In futuro ci proponiamo di continuare il cammino con altri incontri ed accompagnamento.

Un grazie particolare va alle suore della comunità di Drobeta Turnu Severin, in particolare nella persona di sr Maria Leale, che si è prodigata in tutti i modi per farci trovare un ambiente accogliente che potesse assieme darci degli spazi per poter conoscere, approfondire la nostra fede e avere uno sguardo più attento alla propria vita e a quella degli altri. Sr Maria ha davvero svolto un lavoro faticoso poiché sappiamo bene come può essere “difficile”, vivere in un paese dell’est, in cui il regime ha per molto tempo imposto la sua politica, dove il cattolicesimo è presente in una percentuale molto bassa, anche se grazie a Dio i Cattolici sono molto apprezzati e ben visti dagli ortodossi, i quali tra l’altro partecipano ad alcune funzioni dei cattolici, ad esempio ogni martedì alla santa messa, fanno memoria di sant’Antonio Da Padova. A scuola sr Maria ha una buona metà di bambini di religione ortodossa. Sr Maria è anche molto impegnata nella pastorale giovanile, apprezzata e molto collaborativa con tutti i sacerdoti e religiose. Unico limite sono le enormi distanze che deve raggiungere per arrivare a loro e viceversa…. Si pensi che per arrivare a Bucarest dove ha questi contatti di collaborazione ci sono 4-5 ore di strada ogni volta. Grazie sr Maria.
suor Lorella