Condivisione sulla realtà della regione, alla vigilia del Sinodo dell’Amazzonia, attraverso incontri e dialoghi prepariamo le comunità a vivere questo grande evento della Chiesa amazzonica.
Viviamo in un contesto di situazione migratoria di venezuelani ed indigeni che circondano tutto il nord del Brasile, che arrivano “deserti” dal loro paese con richiesta di soccorso.
In collaborazione con la Caritas stiamo portando avanti questa impegnativa missione, con diverse azioni che impreziosiscono la nostra vita e ci spingono ad “aprire le braccia e il cuore” per amare, accogliere e abbracciare.
Davanti a questo terreno … ci fermiamo a cantare “Signore, più cammino, più vedo crescere la strada … Seguirò la tua pace, il mondo evangelizzato sarà finalmente trasformato, in pace e in salvezza..
Con questo sguardo di missionarie Figlie del Sacro Cuore di Gesù, abbiamo la consapevolezza dell’esistenza di un altro pubblico: i migranti venezuelani e indigeni, che si trovano qui molto vicino a casa nostra.
Ci sono circa 300 persone con un gran numero di bambini.
Ci chiediamo… Cosa fare? Questa questione migratoria è un nuovo grido che è sorto nella nostra realtà, ma con un cuore missionario stiamo creando strategie di supporto alle situazioni di emergenza e alle grida della realtà.
Facciamo il primo passo: stare con loro, i migranti… ascoltare le loro storie, i loro dolori.
Sono stati costretti a lasciare la loro terra, la loro casa, i parenti, gli amici … E così stiamo facendo “piccole cose, nella certezza di trasformare il mondo “.
Una delle grandi sfide è imparare la lingua, lo spagnolo per capire le persone indigene… Comunichiamo con il sorriso e con i gesti.
È bello vedere la comunità donare vestiti e cibo, ma ancora più bello e vedere la voglia di donare il loro tempo, mettendosi a disposizione di chi ne ha più bisogno.
Questa è la Chiesa che ne sta uscendo.
È una missione integrata con la pastorale, i migranti, i bambini, la Caritas e il Ministero.
È una missione impegnativa, e diventa ancora più bello quando le persone aprono gli occhi, il cuore e le orecchie e con Gesù dicono: “Ho compassione di questo popolo e dò loro da mangiare”.